sabato 2 giugno 2012

"Prendimi l'anima ma... ridammi la radio"





Ho deciso di dedicare questa mattinata di ferie alle pulizie. Io pulisco e Pepe, il mio border collie di 5 mesi, sporca di nuovo. Per lui deve essere divertente.

Al momento sto facendo una piccola pausa. Primo perché sembra che io abbia fatto la Parigi-Dakar di corsa. Secondo perché mi è venuta in mente una cosa da dirvi: fare le pulizie è una noia mortale, diciamolo! Se poi le fai nel tuo unico giorno di vacanza è ancora peggio. Solo una cosa mi aiuta ad essere spensierata se proprio devo pulire: la musica.

Dopo aver fatto cadere in bagno, circa un mese fa, il mio iphone in una pozza di Cif e Viacal mi ero ripromessa di pulire la toilette con un bel sottofondo di acqua che sgorgava dal bidè e nient'altro.
Poi ho trovato la soluzione. La radio di gomma impermeabile TYKHO. Non ho provato a metterla sotto la doccia, e credo che non lo farò mai, ma la tocco con i guanti bagnati senza alcun problema.

L'inventore è un uomo, un certo Marc Berthier, che deduco non abbia una donna delle pulizie.
TYKHO è una radio AM/FM in gomma idrorepellente con ricerca delle frequenze tramite rotazione dell’antenna e volume elettronico.

Ovviamente la radiolina in gomma "salva-pulizie-nella-toilette" è anche molto carina e colorata.
Non solo si è aggiudicata una grande posto nel mio cuore (e nel mio bagno) ma anche uno al MoMA di New York, uno al Centre Pompidou a Parigi e uno al Museo di Filadelfia.
 Persino il TIME le ha dedicato una copertina. Potevo non farvelo sapere?



giovedì 15 marzo 2012

E adesso?

diventa anche un redazionale su Guida Sposi News. Un giornale indirizzato ai futuri sposi interamente dedicato al matrimonio.

Dopo aver superato il "blocco dello scrittore" degli scorsi mesi causa vita in overbooking mi ritrovo a dover consegnare entro DOMANI il primo articolo. Sono stata avvisata poche ore fa. Panico. Supportato dal pensiero: "e adesso?!"

Dopo qualche minuto mi sono rincuorata pensando che le cose da dire non mi mancano mai e chi mi conosce lo sa bene! Essendo vagamente logorroica non dovrei aver problemi.
Come direbbe mia nonna:"speruma"

giovedì 19 gennaio 2012

Overbooking




Va bene dai, ammetto le mie colpe. Ho esagerato.
Il matrimonio, l'apertura del negozio, i clienti, gli ordini, il magazzino da sistemare, la famiglia, gli amici, il Natale, l'inventario, i saldi, il sito, il blog, twitter, facebook e tra poco il cane.
Mi mancava solo il corso di ballo e una casa nuova!

Ho detto che lo ammetto. Sono andata in overbooking e ho tralasciato alcune cose. Non c'era tempo.

Giuro che a breve anzi, brevissimo farò una lista delle priorità (tanto non ho niente da fare) e cercherò di darmi delle regole.
Che dite suona troppo da "buoni propositi per il prossimo anno - che non verranno mai rispettati"?
Si, un pò è così.
Ma lo dico lo stesso, come ogni domenica ripeto, da anni: "ah ma da domani... dieta"!

mercoledì 14 dicembre 2011

#LEAVEAMESSAGE





#leaveamessage
è: scrivere una frase o un messaggio carino, qualcosa di dolce su un bigliettino e lasciarlo in un luogo dove è facile che qualcuno lo trovi.

Questa bellissima idea è di Chiara Cecilia Santamaria, che non conosco personalmente putroppo. È l'autrice del blog "Ma che davvero". La seguo anche su Twitter.
Perché non lo fate anche voi?

Leggete bene di cosa si tratta nel suo blog:
http://machedavvero.blogspot.com/p/14-dicembre-leaveamessage.html

venerdì 25 novembre 2011

È tempo di tè

Sin da piccola ho associato il ad uno stato di salute precario: di solito, per colazione o talvolta merenda, bevevo il latte. Mia mamma riusciva a farmi bere il tè solo quando ero malata: con un po' di limone pareva essere la panacea di tutti i miei mali.

Per anni, ho vissuto senza bere nè apprezzare il tè. Quando sono andata a vivere con Laura (amica speciale e sorella a tutti gli effetti), le mie abitudini sono cambiate. Avevamo una dispensa piena di tè: era lei a comprarlo. Così, ogni tanto, per farle compagnia, è capitato che ne bevessi una tazza anch'io.

Quando poi sono andata a vivere da sola, ho cominciato a comprarlo perchè, è scontato, se viene qualcuno a trovarti... vuoi non avere del tè da offrire!?! L'alternativa per chi non prende il caffè non può essere soltanto un bicchiere d'acqua minerale!!!
Ammettiamolo: il tè deve essere presente in ogni casa che si rispetti.
Con il tempo, inoltre, ha iniziato a piacermi molto: il suo gusto, l'aroma, la sensazione che mi dà.

Del tè, però, due cose non mi sono mai piaciute:

1. La fatica che si fa a strizzare la bustina quando non deve più stare in infusione.
Non trovo sia affatto comodo avvolgere la bustina zuppa nel cucchiaino cercando di strizzarla il più possibile, tantomeno tirate i fili dello squeezable. No so a voi, ma a me uno dei due fili si rompe sempre!!!

2. Una volta strizzata la bustina... dove la si mette?
Se la metti sul piattino... sembra un rifiuto organico; se la poggi sul tovagliolo... inumidisce la tovaglia e nel caso il tè fosse fruttato... la macchierebbe pure.

Karin Santorso, una designer austriaca - geniale nel suo mestiere - deve aver avuto le mie stesse difficoltà, quando ha pensato a Tèo: un cucchiaino per il tè che risolve ogni problema. Può essere utilizzato come spremi bustina e risolve l'imbarazzo di dove poggiarla dopo. Fantastico!!!


venerdì 4 novembre 2011

Fiato sul collo



Fiato sul collo non è solo il titolo del post ma è il nome del gioiello in acciaio, fimato Alessi, che racconta la fierezza di chi è condannata alla continua corrida contro il tempo.
È la traduzione di un attimo frenetico qualunque, di una giornata qualunque, di una donna qualunque.

È un gioiello imprevisto come i pensieri lievi, asimmetrico come la mattina quando piove, disordinato come i sogni di libertà.

“Fiato sul collo” è un augurio sottovoce per una sopravvivenza instabile e per una bellezza senza tempo.
Un'augurio che vorrei fare a me stessa, a tutte le mie più care amiche e a tutte le altre donne.

venerdì 14 ottobre 2011

Il Rosso è un sempreverde


È il colore della passione, dell'amore romantico, del Natale, della laurea, delle fragole e del camion dei pompieri.

Rosso, dal latino rŭssum è sinonimo di colorato. È il primo colore dell'arcobaleno, il primo a cui tutti i popoli hanno dato un nome. È addirittura il colore sempre citato nei titoli delle puntate di The Mentalist. Dopo "Mamma", "Papà" e "No!" i bambini dicono: "Rosso", quanto meno a modo loro.

È un colore che piace. Sempre. Ed è quello che nell'indesione ha sempre la meglio.
Assisto quotidianamente a dialoghi tra amiche tipo questo:

- "Mmm, che dici? Come lo prendo? Verde, arancione o rosso?"
- "Ma, forse rosso"
- "Dici? Ma sì, rosso"


Il Rosso è un classo, si va sul sicuro. Persino mia suocera mi ha portato dalle vacanze un magnete rosso.

Una volta era uno tra i pochi colori banditi nei matrimoni. Oggi, non solo gli invitati si possono vestire di rosso, ci sono anche abiti da sposa interamente di quel colore. Che poi, come dicono (sempre) le commesse nei negozio di abbigliamento, "Sta bene con tutto".
;)